E’ proprio vero, la rinite sta all’asma come la moglie sta al marito. E se è vero che tra i due è meglio non mettere il dito è anche vero che curare la rinite allergica prima che diventi asma rappresenta un atteggiamento che definirei “ Astuto”.
Ma le abitudini virtuose sono faticose, richiedono impegno e forti di quella spavalderia che spesso ci connota, sulla scia del “ma figurati se succede a me” ci crogioliamo nell’inezia e, nel caso specifico, nell’imbottirci di antistaminici e cortisonici.
Il problema ASMA
Peccato che quando poi, negli anni, la rinite allergica si trasforma e diventa asma grave e siamo costretti a far fronte con terapie cortisoniche o biologiche a vita, da spavaldi diventiamo vittime e mugoliamo sul destino infame che “proprio a noi “ ha fatto sviluppare un asma grave.
Accettarne la responsabilità sembra essere fuori dalla nostra portata, mentre sarebbe il primo passo da compiere alla diagnosi di rinite allergica. E’ proprio nella fase iniziale, quando ancora siamo in tempo per limitare l’aggravamento della situazione, che dovremmo assumerci la responsabilità di volerci bene e affrontare l’argomento con determinazione.
Scegliere di CURARE
Questo significa non accettare di risolvere il problema usando i fatidici antistaminici o peggio i cortisonici. Certo loro ci fanno stare meglio, indubbiamente; sono semplici da usare, non hanno bisogno di grande attenzione da parte nostra; si sposano, perfettamente, con la nostra pigrizia.
Ma in questo modo permettiamo alla rinite di aggravarsi, evolvere e coinvolgere altri organi del nostro corpo e arrivare anche all’asma. Sembra che il 40% delle riniti sfoci in asma: una enormità.
Non avessimo l’alternativa, potrei comprenderlo ma una terapia causale esiste e si chiama terapia desensibilizzante. E’ una terapia biologica che sfrutta un meccanismo semplicissimo: attraverso la somministrazione di piccole quantità dell’allergene che determina il problema, crea una tolleranza nei confronti di quel preciso allergene nell’organismo che l’ha perduta.
E’ la vera cura perché agisce modificando la risposta del corpo nei confronti dell’allergene, al contrario dei farmaci che agiscono solo sul sintomo.
Insomma ci vuole lungimiranza, guardare più in là del nostro naso e darci la chance di stare bene definitivamente non solo nell’immediato ma, sopra tutto nel futuro prossimo.
