SAPERE DI POTER AGIRE
“Hai scritto un libro sulle allergie?” – mi ha chiesto mio figlio quando gli ho consegnato la copia appena stampata. Poi, rigirandola tra le mani ha aggiunto.” Spero che lo leggano in tanti perchè è davvero importante sapere di poter agire e non di dover subire”.
Effettivamente, queste parole racchiudono il senso del messaggio portato nelle molteplici occasioni di presentazioni di “Butta via i fazzoletti”.
Da Nord a Sud, quello che ho constatato è lo stato di rassegnazione con cui l’allergico si pone nei confronti della patologia che lo affligge. Un destino vissuto come ineluttabile che lascia spazio solo alla lunga lista di cose da NON fare.
Invece, con la terapia desensibilizzante, la sequela di NON può essere trasformata in un lungo e soddisfacente susseguirsi di Si.
Miracolo? No, scienza o meglio co –scienza di come agisce il nostro sistema immunitario.
Come mai, allora, non vi è la corsa alla terapia che “CURA e NON ADDORMENTA” i sintomi?
Perchè non si da rilevanza alla condizione della persona con ALLERGIA?
IL popolo degli allergici è, come già detto, silenzioso, inesistente per il sistema stesso, un’ombra su cui sono stati puntati i riflettori improvvimante, per le “reazioni allergiche” causate da alcuni eccipienti presenti nel vaccino Covid-19.
Allora, di botto il mondo si è reso conto che esistono le persone con allergie e che è importante considerare questo tipo di patologia.
Ma tale improvvisa notorietà non ha generato più di tanto soluzioni, non ha spinto la classe politica a potenziare il numero degli allergologi territoriali o a creare dei facili accessi.
In questi mesi ho incontrato tante persone che mi hanno omaggiato della loro presenza e attenzione e quello che ho riscontrato è l’assoluta necessità di essere ascoltati, di avere un punto di riferimento, uno specialista da cui andare e a cui af-fidare il proprio disagio.
Purtroppo il numero di specialisti allergologi è davvero esiguo per il numero alto di persone che soffrono di allergie e assistiamo a una lenta diminuzione man mano che aumentano i pensionamenti. Da una analisi fatta sembra che il rapporto sia di 2 specialisti allergologi ogni 500.000 pazienti, come dire il nulla assoluto.
Allora emerge, non solo la necessità di avere una rete territoriale sviluppata di specialisti ma anche una sanità che si faccia portavoce della patologia allergica.
Butta via i fazzoletti, vuole essere una luce improvvisa che provoca un risveglio delle coscienze non solo nella persona affetta da allergia ma della stessa classe politica affinchè intervenga in modo costruttivo.
Un risveglio che trasformi il suono della rassegnazione e sopportazione in un potente e roboante ruggito.